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Premessa

La medicina meccanicistica ha sempre diviso la mente dal corpo, il cuore dallo stomaco, le coronarie dal cuore fino a ridurci a un insieme di organi ciascuno gestito da un super-tecnico che difficilmente mantiene una visione d’insieme della persona. Questa medicina ha posto limiti tanto netti quanto arbitrari nel definire quando siamo sani e quando non lo siamo più, ma fa fatica a riconoscere gli schemi più complessi che indicano una tendenza patologica anni prima che si manifestino segni più conclamati.
Questo tipo di approccio ci ha lasciati privi di punti di riferimento per tutto quello che riguarda le malattie più complesse, le condizioni croniche e in particolare la gestione della nostra salute. E proprio per questi suoi limiti la medicina attuale sembra inadeguata ad affrontare in modo serio l’epidemia di malattie croniche che arriverà con il costante aumento della longevità associato a stili di vita che favoriscono la patologia invece di promuovere la salute.
La medicina delle 4P (prevenzione, predizione, personalizzazione e partecipazione) è una rivoluzionaria architettura clinica basata su una visione generale e d’insieme del paziente.
Questo modello propone una visione fresca e intelligente del nuovo paradigma che investe il rapporto medico-paziente nella medicina narrativa.


La medicina 4P è l’integrazione circolare di evidenze scientifiche, esperienze cliniche e di dati personali.

Leroy Hood, considerando le potenzialità della medicina post-genomica, auspicò il cambiamento da una medicina interventista, diretta principalmente a curare, a una medicina preventiva e predittiva, diretta soprattutto a mantenere lo stato di benessere.
Lo scopo delle prime 3P (predittiva, preventiva, personalizzata) è proprio quello di poter cogliere ogni perturbamento associato ad una perdita dello stato di benessere fisiologico e programmare interventi medici personalizzati al fine di prevenire o curare gli stati patologici e mantenere o ristabilire gli equilibri compromessi in base alle caratteristiche proprie di ogni individuo.

***Da sviluppare***

 

(2.7.1) Modelli teorici ed attuativi
– Ontologia di sistema
– Modellistica per interrelazioni fra i dati FSSER – sanità predittiva
– Verifica modelli di pre-implementazione
– Stima del bisogno di salute inespresso

(2.7.2) Medicina narrativa digitale

(2.7.3) Nuova alleanza terapeutica
– Coproduzione di salute
– Alleanza “condivisa” al trattamento
– Nuova dimensione relazionale e psicosomatica

(2.7.4) Medicina post-genomica
I risultati del progetto genoma umano e le tecnologie “-omiche” da esso derivate, in un futuro non si sa quanto prossimo, potranno disegnare mappe genetiche e cammini biosintetici tali da permettere interventi terapeutici personalizzati in grado di mantenere e/o ripristinare lo stato di salute.
Questo e’ lo scopo della medicina delle 4P: predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa.
Soprattutto partecipativa: è indispensabile la partecipazione attiva dei pazienti. Saranno infatto proprio questi soggetti che dovranno fornire l’insieme dei dati fondamentali alla definizione del profilo molecolare, caratteristico dello stato di salute di ciascun individuo.
Profilo necessario e indispensabile alla pianificazione di interventi preventivi e/o terapeutici finalizzati a mantenere e/o ripristinare detto stato di salute. E’ importante, quindi, che i ricercatori e gli operatori sanitari per una corretta ed efficace attuazione e implementazione della medicina 4P, tengano sempre presenti ed esaminino le caratteristiche e i vissuti psicologici dei pazienti e dei loro familiari, in modo da coinvolgerli correttamente nella costruzione del loro percorso terapeutico.

opportunità della medicina post-genomica:
– migliorare gli approcci diagnostici e terapeutici
– diagnosticare una patologia in tempi brevi
– predire e prevenire una patologia prima che i sintomi siano manifesti
– identificare i meccanismi molecolari di una patologia
– migliorare la modalità di trattamento
– controllare l’evoluzione della patologia
– migliorare e personalizzare il trattamento della patologia e le terapie
– ridurre gli effetti collaterali delle terapie
– partecipazione attiva del paziente
– utilizzazione di indagini non invasive

Le nuove scienze omiche sono tese ad interpretare correttamente la funzione delle sequenze lette nel tentativo di associare alterazioni genomiche e polimorfismi allo sviluppo delle patologie.
Questo obiettivo potrà realizzarsi solo con l’acquisizione e l’analisi comparata dei dati personali e molecolari di milioni di individui, che permetteranno di discriminare tra le alterazioni genetiche “irrilevanti” e quelle “determinanti” ai fini dello sviluppo di un processo patologico.
Inoltre le scienze/tecnologie omiche potranno fornire i dati necessari a disegnare la rete completa dei processi metabolici di ogni individuo in funzione alle sue caratteristiche genetiche e i suoi stili di vita.
L’insieme di queste informazioni, analizzate con opportuni sistemi di calcolo, saranno fondamentali per disegnare mappe genetiche e metaboliche relative allo stato di “salute” di ciascun individuo e/o evidenziare anomalie funzionali che lo predispongono allo sviluppo di determinanti stati patologici.

Queste indicazioni risulteranno determinanti per pianificare e personalizzare approcci diagnostici atti a individuare i sintomi di una patologia prima ancora che questa sia conclamata, e per poterla cosi’ prevenire, o migliorarne i relativi interventi terapeutici e favorire la prognosi della malattia stessa.

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